Azienda ospedaliera Vanvitelli di Napoli: la terapia genica restituisce la vista a dieci bambini

Dieci bambini ipovedenti, provenienti da diverse regioni del Centro e del Nord Italia, hanno potuto riacquistare la vista grazie alla prima terapia genica oculare (voretigene neparvovec) messa a punto da Novartis, per distrofie retiniche ereditarie, ed effettuata all’Azienda ospedaliera dell’Ateneo Vanvitelli di Napoli.

UN ESORDIO CHE RISALE AL 2006
Il trattamento, approvato e rimborsato in Italia, affronta una rara forma di patologia legata a mutazioni in entrambe le copie del gene RPE65 e ha visto il suo esordio circa 15 anni fa. Nel 2006, per la precisione.

CON TELETHON E IL CHILDREN HOSPITAL DI PHILADELPHIA
Quell’anno, infatti, la terapia genica oculare di Novartis era stata oggetto di una sperimentazione di “fase I” realizzata con la collaborazione tra l’Università Vanvitelli, la Fondazione Telethon e il Children Hospital di Filadelfia.

NAPOLI SI CONFERMA ECCELLENZA
Ora, questo successo, in cui si mostra l’efficacia ed il valore della collaborazione tra pubblico e privato, conferma l’eccellenza della sanità italiana, ed in particolare di Napoli, nella ricerca scientifica e nella pratica clinica, con il capoluogo campano che diventa un vero e proprio punto di riferimento a livello nazionale per il trattamento di malattie rare della retina.

SIMONELLI: “ORA POSSONO SCRIVERE E LEGGERE”
“I dieci pazienti trattati oggi possono scrivere, leggere e muoversi in autonomia” ha commentato Francesca Simonelli, ordinario di Oftalmologia e Direttrice della Clinica Oculistica dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.

LA VIA DEL TRATTAMENTO PRECOCE E’ VINCENTE
“I risultati che abbiamo ottenuto (allargamento del campo visivo, aumento della capacità visiva da vicino, da lontano e in condizione di scarsa luminosità) hanno un profondo valore scientifico e clinico oltre a testimoniare che, in una patologia degenerativa, la via del trattamento precoce è quella vincente” ha aggiunto la ricercatrice campana.

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