Biologi sulla scena del crimine: a Napoli il corso ECM “La genetica forense al servizio delle indagini scientifiche” organizzato dall’OBCM

Tutto esaurito nei locali dell’Ordine dei Biologi della Campania e del Molise, sede del corso ECM “La Genetica Forense al servizio delle indagini scientifiche“, organizzato dallo stesso Ente di rappresentanza professionale dei Biologi, su impulso della dott.ssa Maria Rosaria Siciliano, consigliere OBCM con delega alla formazione professionale.

BIOLOGI IN PRIMA FILA
L’evento formativo (che ha dunque fatto registrare il sold out), pur essendo rivolto a tutte le professioni sanitarie (a conferma di quanto sia importante e preziosa la collaborazione trasversale tra i vari professionisti delle scienze forensi quali genetisti forensi, medici legali, dattiloscopisti forensi, antropologi, balistici ecc.), ha visto comunque schierati ai nastri di partenza un gran numero di Biologi, mostratisi particolarmente interessati alle tematiche trattate durante le lezioni. Qui, infatti, si è parlato di come sia possibile cristallizzare la scena del crimine, per poi ricostruire la dinamica dell’evento delittuoso fino a risalire agli autori del reato.

RELATORI E LORO INTERVENTI
Per quanto concerne i lavori, in apertura, per i saluti istituzionali, sono intervenuti il presidente dell’OBCM prof. Marco Guida e la presidente dell’Ordine dei Chimici e dei Fisici della Campania dott.ssa Rossella Fasulo. E’ poi toccata ai vari docenti “salire in cattedra”. Il dott. Massimo Pezzuti, commissario capo T. biologo, nei suoi interventi, ha toccato parecchi argomenti legati alla genetica forense, tra i quali: la “biologia forense sulla scena del crimine“; i “polimorfismi del DNA“; gli “accertamenti tecnici e aspetti teorici e giuridici” e “l’elettroferogramma: analisi e valutazione delle problematiche relative alla degradazione e alla scarsa quantità del DNA“. Successivamente il dott. Luigi Bisogno, esperto nel campo delle impronte digitali, ha parlato del “primo intervento sulla scena del crimine: evidenziazione impronte e repatriazioni” insieme con la “catena di custodia e identità giudiziaria“. Infine, la dott.ssa Anna Gargiulo (medicina legale) ha discusso di “semeiotica tanatologica ai fini medico-legali. Autopsia, casi pratici“.

SULLA SCENA DEL DELITTO
Al termine della giornata di studio, i partecipanti hanno potuto ampliare il proprio bagaglio culturale apprendendo come riconoscere e gestire i vari scenari delittuosi che eventualmente dovessero presentarsi lungo il proprio cammino professionale, così da adottare tutte le precauzioni idonee a preservare lo stato dei luoghi ed evitare cancellazione o alterazione delle fonti di prova.