Il 21 maggio si è concluso il primo corso di alta formazione della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) per il nutrizionista sportivo nel calcio, che ha visto una selezione di 20 colleghi – tutti biologi – superare brillantemente la prova d’esame.
Un percorso durato 4 settimane in formula blended: 72 ore di formazione, 24 docenti di altissimo livello, tra cui molti colleghi noti nel mondo del football. Tra i temi di maggior interesse ci sono stati: le scienze omiche applicate al calcio, i disturbi alimentari, la gestione degli atleti musulmani, gli aspetti psicologici e motivazionali capaci di influenzare la prestazione, la gestione del recupero, l’integrazione alimentare, cenni di contrattualistica sportiva e aspetti legali, gestione del sonno, ecc.
Quello appena concluso è il primo corso di questo tipo in Europa. Per l’Italia, invece, si tratta dell’inizio di una vera e propria rivoluzione culturale affidata alla Commissione per la Nutrizione Sportiva della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB), con l’obiettivo di sostenere percorsi sport-specifici per tutte le federazioni nazionali che vorranno supporto nella loro realizzazione.
La FNOB, oltre al contributo intellettuale, ha deciso di sostenere economicamente i partecipanti al corso FIGC, riconoscendo ai biologi iscritti una borsa pari al 50% del costo d’iscrizione.
Il progetto si inserisce nella più ampia intesa tra la Federazione Italiana Giuoco Calcio e la Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi per la realizzazione di un Albo Speciale, in cui saranno inseriti tutti coloro che avranno completato anche il corso di alta formazione di Coverciano, da cui attingere i nutrizionisti per le compagini calcistiche maschili e femminili. Tali professionisti saranno, per la prima volta, tesserati ufficialmente dalla FIGC.
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